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Endurance, la forza della costanza

  • Immagine del redattore: virtualmediaracing
    virtualmediaracing
  • 28 mar 2019
  • Tempo di lettura: 6 min

Il Campionato Endurance targato VMR ha concluso la sua prima stagione con una gara mozzafiato e piena di colpi di scena, corsa sul circuito di casa. Il Tempio della Velocità ha accolto il round finale di un campionato che fin dalla prima gara in Germania ha fatto dell’imprevedibile il suo cavallo di battaglia. Ripercorrendo il calendario delle gare possiamo ricordare imprese ecclatanti, sorprese, conferme e speranze. Imprese come il dominio del Samu a LeMans, sorprese come la vittoria di MentalSlasher a Spa, errori come il ritiro di Piazzesinho a LeMans o la squalifica di Mental a Silverstone, conferme come l’incredibile adattabilità di Save ad un nuovo simulatore, speranze come quella della vittoria finale che il Samu ha assaporato fino agli ultimi giri.

In una competizione che vede nella costanza e nella strategia le principali qualità da esprimere si è distinto MentalSlasher, forte dell’aver approfittato degli errori e delle sfortune dei suoi avversari, fortunato per aver perso punti in gare risultate poi “maledette” per tutti i principali protagonisti, ha vinto meritatamente pur non essendo probabilmente il pilota più veloce del gruppo. La costanza è un alleata da non sottovalutare e chissà se Piazzesinho non si stia mordendo le mani per quei 15 punti mandati alle ortiche nella 2 ore francese o per quel ritiro inaspettato durante l’appuntamento giapponese. La sfortuna, come quella sofferta troppo spesso da Il Samu, vuoi per errori altrui, per disconnessioni maledette o per quella consapevolezza dei propri mezzi che lo ha portato a voler esagerare anche quando non serviva, tradendolo.


Ma i protagonisti non si fermano ai primi tre, abbiamo assistito ad un percorso di crescita incredibile da parte di molti dei ragazzi. Ansalo tra tutti, capace di domare quel toro imbestialito di Aston Martin e diventare uno dei piloti di riferimento degli ultimi appuntamenti. A_TeamSko, subito dimostratosi all'altezza è riuscito poi a costruire una classifica solida scavalcando piloti più quotati. Simomaz, in gran forma nelle fasi iniziali della competizione è uno dei pochi piloti ad essere riuscito ad arrivare sul podio. Marcois84, dimostratosi su buoni livelli ad Hockenheim ha faticato a ripetersi incappando troppo spesso in errori di concentrazione o sfortunati contatti ma negli appuntamenti finali è risorto dalle ceneri come un’araba fenice ed ha segnato le sue migliori prestazioni stagionali con due piazzamenti al sesto posto. TurboFabio, anche lui partito male, dopo la gara di Silverstone ha iniziato a recuperare siglando gare molto valide come quella di Dubai.

GiovyLm, partito come il primo pilota Aston ha subito il recupero di Ansalo ma ha saputo giocare di strategia con i compagni garantendo punti importanti per il team che di fatto ha demolito il diretto avversario BMW. BMW che ha mietuto vittime importanti come Francescoccx che ha provato in tutti i modi a sostenere la squadra ma che all'ennesima difficoltà si è rassegnato. FabioBubio che dall'alto della sua esperienza decennale nel sim-racing non ha avuto stimoli sufficienti ad assicurargli una classifica dignitosa lasciandogli la sola gara di LeMans come momento più alto di una prima stagione da dimenticare. Menzione di merito per le Wild Card che nonostante le difficoltà recate dall’auto hanno voluto dimostrare le proprie abilità, ora espresse con maggior chiarezza nel campionato TCR attualmente in corso. Peccato per Marcop86 che avrebbe potuto gestire meglio le strategie portandosi a piazzamenti di maggior rilievo. Bene per Kimi che da novizio delle competizioni online si è difeso bene dimostrando una buona maturazione dopo le disattenzioni delle prime gare.

Bene, credo di essermi allungato sufficientemente il brodo per quest’introduzione al capitolo finale; sono un romantico e dovevo pur far scendere una lacrimuccia dagli occhi di qualche temerario lettore. Parlando di cose serie partirei dal primo giro della gara di Monza, con quella partenza mozzafiato, commentata da uno splendido ConteSky e supportato da un inarrestabile Smargiassu. Una partenza che ricorda alcune tra le più avvincenti gare reali, la tensione che si respirava per lo meno era la stessa.

La pulizia delle traiettorie, la forza di difendersi dagli attacchi, la tenacia nel volersi affrontare a viso aperto. In quei primi km di gara è racchiuso lo spirito non solo dell’esport ma del motorsport inteso nella sua totalità. Tutte qualità che vengono presto offuscate dalla nemica numero uno di ogni pilota: la fretta.

Quella maledetta e scontata parola che troppo spesso viene abusata, quasi a voler scongiurare un qualche oscuro presagio, è di fatto protagonista indiscussa di questo evento finale.

Prima vittima dell’oscuro passeggero è l’inaspettato Piazzesinho che, dopo essersi dimostrato su livelli molto alti durante le qualifiche, pecca all’Ascari colpendo il posteriroe di MentalSlasher, perdendo di conseguenza il controllo della sua Chevrolet. Con Piazzesinho in obbligata rimonta Mental e Samu si sfidano ad una battaglia di nervi alla quale prendono parte anche Ansalo e Save. Durante le prime fasi infatti il Pilota Aston tiene testa e si dimostra un asso duro specie in fase di difesa. Ma è proprio quando meno te lo aspetti che accade nuovamente l'impossibile.

Questa voltà i protagonisiti sono proprio il Samu e Mental che dopo essersi scollati di dosso i rivali sopra citati si preparano alla bagarre vera e propria. Ma è proprio sul rettilineo del traguardo che accade ciò che non dovrebbe: L’auto di Mental, danneggiata, costringe il pilota ad un cambio di direzione, Il Samu è li, al suo fianco e come gli adolescenti innamorati i due si avvicinano impacciati e tenendosi specchietto per specchietto appena prima del cartello dei 150 metri si lasciano con imbarazzo andando in testacoda.



Una sbandata che di fatto non reca danni meccanici ma affligge profonde ferite nell'anima. Ferite che Il Samu decide di curare puntando alla vittoria finale. Va peggio a Mental che di fatto si ritrova in un panino di Chevrolet con Save in terza e Piazzesinho risalito in quinta posizione dopo una rimonta forsennata. Più dietro si registrano buone gare da parte di Marcois, TurboFabio e Giovy LM con Simomaz e Kimi protagonisit di una bagarre all’ultimo sangue. Peggio va ai piloti BMW, per l’occasione scesa in pista con quattro auto.


Tornando in testa si arriva oltre a metà gara con Il_Samu ancora in testa e Piazzesinho in marcatura su Ansalo in seconda piazza. Mental d’altra parte cerca di recuperare con scarsi risultati attestandosi in una temporanea quinta posizione. La posizione di Mental di fatto porta Piazzesinho a tentare il tutto e per tutto un sorpasso su Ansalo, sorpasso che riesce splendidamente alla prima variante. Con il pilota Panium in seconda posizione Mental inizia a sudare freddo e cerca con tutte le forze il sorpasso su SaveCorsa.

Sorpasso che avviene quasi in concomitanza con la fatale e definitiva sciagura della serata. Piazzesinho in fase di doppiaggio su Alesloth tenta un doppiaggio complesso salendo sul cordolo e perdendo il controllo della sua auto a causa del contatto con quella del pilota BMW. La Chevy appare visibilmente danneggiata, privata delle pendici aerodinamiche e costretta ad un rientro forzato per una lunga riparazione.


Mental saluta e ringrazia e portandosi in terza posizione consolida il primato nella classifica generale permettendo al team Heritage di far suo anche il campionato costruttori.

Al Samu rimane la gloria di vincere la gara di casa, forse la più sentita, la più romantica.

Vedere la casa del cavallino davanti a tutte è sempre un piacere ma quando accade a Monza assume un significato ancora maggiore.

Piazzesinho ha dalla sua una stagione tormentata da sfortune ed errori, ma c’è da aspettarsi una rivincita, la sua bravura riceverà giustizia.

Il Samu d’altro canto con il quarto posto di Dubai si sarebbe aggiudicato la competizione con ampio margine e fossi in lui chiederei un risarcimento per danni morali al gestore di rete.

Per chi come me ha assisitito alla diretta streaming immagino sia profondamente emozionante ripercorrere questi eventi. Lo dico con sincerità, gare come questa, errori a parte, mi fanno sperare in un futuro sempre più roseo per gli esport e non mi riferisco alle sole organizzazioni ufficiali ma parlo a partire dai gruppi e dai canali di autogestione come VMR.



E’ dalle fondamenta che si crea un sistema funzionale ed immaginare di poter aver contribuito, con tutti i ragazzi VirtualMediaRacing, ad un fine più grande mi riempe di orgoglio.

Da parte dell’intera amministrazione vi ringrazio per la lettura e vi invito a seguirci per i prossimi eventi su Project Cars, primo su tutti il TCR, con l’ambizione di abbracciare un sempre maggior numero di utenza per offrire contenuti originali e gare avvincenti. Fabio Bubio Foto di Turbo Fabio

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